“Rete a ogne pacce ste’ nu puaiseâ€, il nuovo progetto del centro studi sul dialetto
Prende forma l’ultimo ambizioso progetto del propositivo Centro Studi sul Dialetto di Noci. Si tratta del primo “Spoon River nocese”, una raccolta di circa una ventina di poesie dedicate alla riscoperta di alcune figure di “pazzi” che hanno caratterizzato la storia di Noci.
“Per il titolo dell’evento di presentazione ‘Réte a ogne pacce sté nu puaise’ , ci siamo ispirati alla canzone il ‘Matto, dietro ogni scemo c’è un villaggio’ tratta dal celebre album Non al denaro, non all'amore né al cielo di Fabrizio De Andrè” ha precisato in sede di conferenza stampa Angela Liuzzi, membro dell’associazione “l’obiettivo è quello di abbracciare quelle figure poste ai margini della comunità, raccontarle e liberarle dall’alone mitico che le circonda. Non lo faremo attraverso un banale sentimentalismo spicciolo, ma con assoluta onestà comunicativa.” La materia poetica è frutto di accurate indagini sul territorio, documentazioni attinte da esperienze dirette e indirette.
“Siamo stati mossi dal dovere civico di riscattare queste persone, valorizzarle e quindi celebrarle. Potevamo farlo solo attraverso il mezzo poetico. ” commenta Giovanni Laera “Si tratta di un risarcimento morale postumo. E’ interessante esaminare la vita di queste persone perché offre un punto di vista diverso sul mondo. In dialetto ‘persona strana’ si dice anche ‘mster’ (mistero); noi attraverso la potenzialità simbolista della poesia andremo proprio a leggere questi misteri e a cogliere la poesia della loro vita.”
L’opera racchiude poesie di Francesco Galassi, Pietro Gigante, Mario Gabriele, Giovanni Laera e Domenico Forti e verrà presentata alla comunità il prossimo 8 agosto a largo torre , a partire dalle ore 20.30. Non mancheranno momenti musicali interpretati dal cantautore nocese Giuseppe Liuzzi accompagnato da Francesco Sgobba Palazzi, che riproporrà alcuni brani di “Enantino”.
La serata sarà condotta da Maria Vittoria D’Onghia.